Presso l’istituto alberghiero di Cefalù da mercoledì scorso è in atto una protesta degli studenti a causa di vari problemi tra cui il più spinoso è il ritardo nell’avvio delle esercitazioni pratiche di sala e cucina. Questa alberghierocriticità organizzativa quest’anno risulta particolarmente acutizzata dal fatto che, a causa del sovraffollamento delle classi, nei laboratori, nella sala ristorante e nell’aula magna si svolgono attività curriculari in condizioni non idonee.
Pertanto le classi, tranne le quinte per via degli esami di stato, rifiutano di svolgere regolare lezione affinché tale problematica grave e che inficia il diritto allo studio venga affrontata e risolta con urgenza dagli organi competenti. Inoltre, il sovraffollamento aumenta i rischi legati alla sicurezza per minimizzare i quali sono state adottate misure quali la ricreazione in due tempi, per le classi dei piani inferiori alle ore 10 e per le classi dei piani alle ore 11. In sede di Collegio dei docenti, che si è svolto il venerdì 15 novembre, è stato annunciato per la prossima settimana l’inizio delle esercitazioni pratiche ricorrendo ad una rotazione di classi con tutti i disagi connessi.
Tuttavia, il problema del sovraffollamento permane e, in merito, il Dirigente scolastico ha comunicato che gli organi politici, tra cui la Provincia, il Sindaco di Cefalù e il Consiglio comunale, pur avendo dichiarato l’intenzione di occuparsi della questione, non hanno ancora prospettato soluzioni a breve termine.
Perdurando la situazione, si renderà necessario limitare le iscrizioni degli studenti alle classi prime per il prossimo anno scolastico che non potrebbero essere più di quattro rispetto alle dieci di quest’anno.
Sarebbe un fatto grave non poter accogliere tutte le richieste di iscrizione a quest’ istituto professionale che forma tanti giovani e li aiuta ad inserirsi nel mondo del lavoro.
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