Manifestazione dei precari, la rassegna stampa

16 luglio 2009
Pubblichiamo i comunicati stampa di CGIL, CISL, UIL e Gilda
CGIL. Il Governo ascolti la protesta dei precari della scuola 15-07-2009
Occorre che il Governo ascolti la protesta dei precari della scuola che rischiano di essere licenziati per effetto dei tagli di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica.
La manifestazione dei comitati dei precari di oggi davanti al Parlamento , sostenuta da tutte le forze politiche dell’opposizione, nel ribadire la netta contrarietà alla demolizione della scuola pubblica, ha rivendicato precisi interventi da parte del Ministro Gelmini e dell’intero Governo.
La FLC Cgil, che era presente con una folta delegazione, ha chiesto da tempo precise garanzie per la tutela dei lavoratori precari della scuola quali la copertura di tutti i posti vacanti per i docenti e il personale Ata, a partire dal ripristino del turn over, la conferma in servizio per tutti i supplenti che hanno avuto un incarico annuale nel precedente anno scolastico, un piano pluriennale di assunzione per garantire l’esaurimento delle attuali graduatorie, il trasferimento al Ministero dell’economia dei pagamenti relativi alle retribuzioni brevi.
Finora nessuna risposta concreta è stata data dal Ministro Gelmini nonostante alcuni impegni annunciati nei giorni precedenti.
I provvedimenti richiesti devono essere assunti rapidamente, altrimenti la mobilitazione continuerà e l’anno scolastico partirà in un clima di forte conflittualità.
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CISL. Si è svolta a Roma la manifestazione nazionale del personale precario – Dichiarazione di Francesco Scrima
La CISL Scuola sostiene le ragioni dei precari e appoggia molte delle loro richieste. Così questa mattina una rappresentanza della nostra Segreteria Nazionale ha voluto essere presente alla manifestazione davanti a Montecitorio, per le cui motivazioni nei giorni scorsi abbiamo espresso larga condivisione.
La CISL Scuola ha inserito da tempo tra le sue rivendicazioni la richiesta di dare stabilità al lavoro attraverso le assunzioni in ruolo ed è impegnata, in questi giorni, nel confronto con il MIUR in ordine alle tutele per i precari che nel prossimo settembre non avranno più un contratto e per i quali si sta lavorando ad uno specifico provvedimento di legge.
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UIL. Forte il disagio dei precari ne sosteniamo le ragioni
Decreto per le immissioni in ruolo, emendamento
al decreto anti-crisi, finanziamenti regionali:
tre misure urgenti per l’emergenza dei precari della scuola

La Uil: “Affinché nessuno perda il posto di lavoro”
Un decreto per le immissioni in ruolo e una indennità di lavoro per i 16 mila precari che rischiano di rimanere senza incarico il prossimo anno scolastico: sono le richieste che la Uil Scuola rivolge al Governo e alle Regioni.

Il perdurare dell’assenza di tali provvedimenti – spiega Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola – determina la giusta protesta dei precari; la Uil Scuola ne sostiene le ragioni.

Quel che occorre fare, rilancia Di Menna, ora che sono stati definiti gli organici a livello regionale e si può conoscere l’esatto numero delle persone coinvolte, è definire interventi mirati per sostenere il reddito e la permanenza al lavoro dei precari – docenti e Ata – con contratto annuale che rischiano ‘concretamente’ di non avere un lavoro all’inizio del prossimo anno scolastico.

Nel mese di marzo, la Uil – ricorda Di Menna – ha promosso molte manifestazioni nei capoluoghi di provincia italiani per sostenere il lavoro nella scuola. A seguito di tali iniziative alcune regioni (Lombardia, Marche, Puglia, Campania, Sardegna) hanno deliberato stanziamenti per tale finalità e per arricchire la qualità della scuola nel loro territorio.
In questi giorni stiamo sollecitando tutte le regioni per assumere analogo impegno.

La previsione di una indennità di lavoro (che consenta di mantenere la titolarità e la validità giuridica del servizio, la continuità nella retribuzione) piuttosto che un’indennità di disoccupazione, risponde alla giusta esigenza di garantire il posto di lavoro a quanti lavorano nella scuola da anni e potranno – considerato il turn over – essere impiegati stabilmente nei prossimi anni.

Un provvedimento che, ci è stato presentato dal ministero dell’Istruzione – spiega Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola – che deve essere inserito nel maxi-emendamento che il governo si accinge a presentare.

Va poi individuato un sistema di stabilizzazione per garantire la continuità didattica e dei servizi complementari. Ad esempio, nel Nord – continua – ci sono graduatorie esaurite, soprattutto nelle materie scientifiche. Questo apre a nuove assunzioni, ad immissioni per giovani insegnanti.
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Gilda. Precari, Di meglio: il Parlamento ascolti le ragioni della protesta
“La nostra associazione professionale esprime grande solidarietà ai colleghi precari e assicura che continuerà a sostenere la lotta per la loro stabilizzazione attraverso l’immissione in ruolo nei posti disponibili”. È quanto dichiara il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, che questa mattina ha partecipato, insieme con una folta delegazione dell’associazione, al sit-in di protesta organizzato davanti a Montecitorio dai comitati dei docenti precari.

“Mi auguro – conclude Di Meglio – che il Parlamento ascolti questa giusta protesta contro i tagli e che dimostri maggiore sensibilità nei confronti della scuola pubblica statale”.

2 Risposte a “Manifestazione dei precari, la rassegna stampa”

  1. HO Dato una sbirciata veloce; capisco le rivendicazioni sacrosante dei precari,lo sono stato anche io , ma non vedo riferimenti sulla riforma che prevede il taglio delle ore di laboratorio ..prima và tamponato quel problema e poi tutto il resto.

  2. HO PARTECIPATO ALLA MANIFESTAZIONE pensando di incontrare altri ITP; così non è stato. condivido il pensiero di Roberto.
    dopo 30 anni di ruolo forse diventerò precario, visto il taglio del 50% delle ore di Lab. di Fisica al biennio ITIS.

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