Ecco alcune delle strade indicate dal sindacato per evitare quella che gli ITP definiscono una “mortificazione inaccettabile”: rivedere gli impianti orari didattici, portando a due le ore di laboratorio per classe; studiare nuove modalità di impiego degli insegnanti tecnico-pratici nelle formule di alternanza scuola-lavoro e di tutoraggio dello studente; favorire, su richiesta, la loro conversione in coordinatori di uffici tecnici degli istituti dove prestano servizio; stimolare il potenziamento dei laboratori di informatica, matematica, fisica e chimica.
Le istanze della Gilda sono state accolte con favore dal sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Gian Luca Galletti: “Si tratta di proposte di buon senso sulle quali è possibile ragionare – ha affermato l’esponente del Miur durante il suo intervento al convegno – e di cui terremo conto nel monitoraggio sul funzionamento degli ultimi 3 anni degli istituti tecnico professionali che faremo entro 90 giorni a partire dall’8 novembre”.
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