La figura dei Docenti di Laboratorio (ITP)

(tratto dal DM n. 357/98)

Gli insegnanti tecnico pratici devono essere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali in ordine al settore o ai settori disciplinari previsti da ciascuna classe di concorso:

–    Sicuro dominio dei contenuti delle discipline.

–     Padronanza dei programmi relativi agli insegnamenti previsti e conoscenze delle linee generali dell’intero curricolo.

–     Conoscenza del ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti in relazione alle finalità formative perseguite dai curricoli anche in vista dell’elaborazione di proposte migliorate a carattere sperimentale.

–     Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, dell’età evolutiva, cognitiva.

–      Preparazione su metodi e strumenti diagnostici dei livelli di apprendimento dei discenti finalizzati sia alla rilevazione della loro formazione nella fase iniziale che alla registrazione dei successivi ritmi di apprendimento.

In particolare, per quanto attiene alle sue specifiche attività didattiche, il docente tecnico-pratico dovrà dimostrare d’aver acquisito la capacità di coadiuvare l’insegnante di teoria nelle attività di laboratorio, in coerenza con la programmazione effettuata e precisamente:

–    nel concorrere all’acquisizione della situazione di ingresso di ogni alunno;

–     nel concorrere, nell’ambito del consiglio di classe, congiuntamente con il docente di teoria, alla programmazione dell’attività didattica;

–      nel progettare ed organizzare le attività di laboratorio in funzione della programmazione effettuata;

–      nell’illustrare le procedure operative delle attività di laboratorio;

–       nel concorrere con il docente teorico nel seguire il lavoro degli alunni;

–       nel valutare con il docente teorico il lavoro degli alunni sulla base dei criteri stabiliti dal consiglio di classe in sede di programmazione.

Per quanto riguarda invece i laboratori ai quali è preposto, il docente tecnico-pratico, in quanto responsabile dell’efficienza e del funzionamento degli stessi, deve conoscere i criteri per la definizione degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, le disposizioni per la custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico e per la gestione del materiale di consumo, nonché essere in possesso della

–      conoscenza delle odierne problematiche dell’educazione permanente, dell’orientamento e individuazione delle possibili forme di acquisizione di dati utili per la percezione delle attitudini e delle tendenze in atto dei discenti;

–       conoscenza degli strumenti bibliografici e dei più aggiornati libri di testo in uso nelle scuole;

–       pratica dei sussidi didattici, compresi quelli audiovisivi, cui far ricorso per il proprio aggiornamento culturale e professionale;

–       conoscenza delle competenze degli organi collegiali e capacità di interagire efficacemente con gli stessi;

–       capacità di lavoro di gruppo per l’elaborazione e lo sviluppo di una articolata programmazione didattico-educativa, nell’ambito del progetto di istituto;

–         conoscenza della Carta dei Servizi della Scuola;

–         conoscenza della dimensione europea nei programmi di insegnamento;

–        padronanza di competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimento e alla gestione di gruppi e relazionali, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti sociali.

2 Risposte a “La figura dei Docenti di Laboratorio (ITP)”

  1. l’ art. 5 legge 124/99 e la CM 28/2000 sono successive al DM 357/98;
    tante cose che in quel DM ci vedono affiancare il collega teorico sono superate non fosse altro per l’eliminazione della parola coadiuvano!

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