ITP – La storia della categoria

Ce lo spiega in un lungo post pubblicato su A Ruota Libera e scritto dalla collega Tea Vergani.

Non so bene quando, ad un certo punto sono diventata un ITP: ho scoperto che mi piaceva insegnare, e in particolare in un laboratorio, ma questo non è stato immediato. Sono diventata ITP nel 1974, ma avevo già lavorato qualche anno come operaia od impiegata. Di quegli anni, ricordo poco, se non la mia gioia per il tempo libero che questo nuovo lavoro mi dava: lavorare solo 18 ore anziché 40 alla settimana, per me era un lusso. Osservavo i teorici, ascoltavo le loro lamentele, e mi sentivo un’aliena.
Ma qualche anno dopo, ho iniziato ad interessarmi della mia categoria. Ciò che vi presento in queste pagine è un contributo per voi. E’ una sintesi dei passi che sono stati compiuti, dei cambiamenti che abbiamo subito, di ciò che abbiamo realizzato.
Dato che in questo momento economico e politico siamo colpiti più di qualunque altra categoria (sia chi è di ruolo, che chi è precario) è meglio che si diffondano informazioni e notizie in rete: la comunicazione è potenza e forza. Chi non conosce la Storia è condannato a ripeterla.

Gli ITP sono nati nel 1931, Legge n. 889. Con un orario di lavoro di otto ore giornaliere, erano utilizzati come “assistenti”, nelle officine, nei laboratori. Solo nel 1946 l’orario fu poi ridotto a 7 ore, giornaliere. Si doveva collaborare come assistente del prof. teorico, alle sue dipendenze. Non si aveva alcuna funzione docente, educativa o didattica. Si tenevano in ordine i laboratori ed i gabinetti (sic). Tuttavia, era stata una Legge innovativa: per la prima volta veniva scritto nero su bianco che “le esercitazioni pratiche costituiscono parte integrante ed essenziale degli insegnamenti stessi”. [continua…]