SETTIMO LIVELLO PER GLI ITP, DEPOSITATA LA LEGGE

Assegnato alla Commissione Cultura in sede Referente il 16 ottobre 2019 il progetto di legge MICELI ed altri: “Disposizioni per l’inquadramento in ruolo degli insegnanti tecnico-pratici” (1783).

Esso prevede

“Gli insegnanti tecnico-pratici di cui all’articolo 2, comma 2, del regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, di cui al Decreto n. 19/2016, che, alla data di entrata in vigore della presente legge, prestano servizio a tempo determinato o indeterminato in istituti di istruzione secondaria di secondo grado sono inquadrati, ai fini economici, nel ruolo di cui alla tabella C, quadro I, annessa al decreto legge 30 gennaio 1976, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1976, n. 88.”
La motivazione

Con l’articolo 5 della legge 3 maggio 1999, n. 124 e con successivi atti amministrativi (circolari del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca), sono state parificate giuridicamente le funzioni di docenza; inoltre sono state rese autonome le materie di insegnamento laboratoriale, rimodulando, de facto, la co-docenza, generando una compresenza di insegnamento di due materie similari e affini.

Tali docenti, poi, in molti casi si sono trovati a svolgere funzioni di presidenti e di commissari agli esami di Stato, con differente retribuzione, pur svolgendo il medesimo ruolo istituzionale.

Il regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 19/2016 ha razionalizzato e accorpato le classi di concorso anche in riferimento agli insegnanti tecnico-pratici, individuando, nell’allegata tabella B, le classi di concorso a posti di insegnante tecnico-pratico per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, nonché gli insegnamenti a esse relativi, i titoli necessari per l’accesso ai percorsi di abilitazione di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 39 del 1998 e ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn. 87 e 88, e le corrispondenze con le classi di concorso di cui alla tabella C allegata al citato decreto ministeriale n. 39 del 1998.

La presente proposta di legge, anche alla luce delle legittime richieste degli operatori del settore, che attendono da troppo tempo la parificazione, e nel solco tracciato da ulteriori e successive sentenze, intervenendo esclusivamente sul trattamento economico, ha lo scopo di sanare questa discriminazione e di cancellare le ingiuste disparità esistenti, incidendo sia sugli insegnanti che prestano servizio a tempo determinato, sia su quelli di ruolo.

Essa comporta nuovi oneri che trovano la loro giustificazione nell’uniformazione della retribuzione tra gli insegnanti tecnico-pratici e il resto del corpo docente della scuola secondaria di secondo grado.

FONTE: OS