Manifestazione del 3 ottobre – Avviso per i precari piemontesi

Tutti I precari piemontesi che vogliono partecipare alla manifestazione del 3 ottobre, potranno viaggiare gratuitamente in pullman.

La partenza è fissata da Torino per le ore 6,00 di sabato 3 ed il ritorno è in serata.

Per le prenotazioni, scrivere entro e non oltre martedì 29 ore 15 all’indirizzo: [email protected]

Mentre chi è a Milano, per adesioni e prenotazioni pullman  scrivere a: [email protected] o telefonare ai numeri 338/1641083 (Giuseppe); 328/7361032 (Ernesta)

Una risposta a “Manifestazione del 3 ottobre – Avviso per i precari piemontesi”

  1. GLI INSEGNANTI TECNICI PRATICI DELL’I.I.S. CARTESIO LUXEMBURG DICHIARANO

    Le proposte di riforma della scuola secondaria, avanzate dal ministro Gelmini e dalla maggioranza di governo, sono apertamente in contrasto con le politiche europee (dichiarazione di Lisbona) per la formazione dei giovani in eta’ scolare e degli adulti.
    Proponendosi solo un brutale risparmio che vede nel personale e nei materiali dei laboratori scientifico-didattici un costo da tagliare, le ipotesi ministeriali vanno contro la realizzazione di una società della conoscenza che s’incentra tra l’altro su alcuni principi fondamentale che fanno riferimento ad una diffusione generalizzata delle tecnologie informatiche e della comunicazione, allo sviluppo e al rafforzamento delle competenze matematiche, scientifiche e tecnologiche.
    L’UNESCO ha affermato la centralità di una politica formativa tecnico-scientifica nelle scelte dei singoli stati in materia di formazione.
    E’ evidente che la didattica classica, basata sulla lezione frontale e quindi sul modello espositivo che riconosce nella trasmissione del sapere quello unico posseduto dal docente e che lo studente puo’ solamente ricevere e rielaborare, è ampiamente superata, anche se rimane una realtà della scuola italiana.
    La didattica di laboratorio al contrario favorisce un insegnamento basato sulla ricerca e sulla sperimentazione. L’apprendimento attraverso la scoperta suscita la curiosità e promuove la motivazione e la partecipazione attiva degli studenti, prestando attenzione e dando significato alle conoscenze pregresse.
    Per realizzare la didattica di laboratorio servono spazi precisi, attrezzature idonee ma soprattutto il personale adatto a questo scopo. L’esperienza italiana ha portato al formarsi di un gruppo di lavoro nei laboratori che è, in molti casi, cosi’ costituito un assistente tecnico, un insegnante tecnico pratico e un insegnante teorico.
    Questo team equilibrato e collaudato si vuole smantellare per una mera esigenza di risparmio senza valutarne l’effetivo valore e ricchezza d’esperienza in tutta Italia.
    Da non trascurare il tema che vede la necessità di piena cooperazione tra gli insegnanti tecnico pratici e gli insegnanti teorici è quello della sicurezza.
    Il decreto legislativo 626/1994 e il successivo 242/1996 e le loro successive applicazioni prevedono una serie d’interventi sulla sicurezza particolarmente importanti nei laboratori e nei reparti di lavorazione, quindi va predisposto un regolamento di laboratorio che prevede la conoscenza dei rischi e delle norme di prevenzione e sicurezza negli ambienti utilizzati. Necessita prevedere i rischi collegati alle esercitazioni e qui si ritorna sull’assoluta necessità di coordinare le varie figure didattiche e tecniche con la programmazione delle attività sperimentali.
    Per quanto sopra esposto gli insegnanti tecnici pratici dell’I.I.S. Cartesio-Luxemburg chiedono con forza che sia avviato un dibattito in tutto il Paese, e non solo in sedi ristrette e scarsamente accessibili, per spiegare i gravi rischi per la didattica e la formazione scientifica cui si corre incontro con la soppressione degli insegnamenti di laboratorio.

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